Il Festival dell’Arte Irregolare è un evento per valorizzare le competenze artistiche che non trovano spazio nei consueti canali espositivi, una formazione per riflettere sui processi di inclusione sociale e lavorativa attraverso l’arte e una festa per conoscerci e creare nuove opportunità di collaborazione
Il Progetto Arte Irregolare è nato nell’ottobre 2014 dalla collaborazione tra il Comitato Nobel per i Disabili e il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna.
Siamo partiti dal mettere insieme due parole: arte e ascolto, cioè la capacità di accogliere e fare emergere interessi, passioni e competenze per farne un percorso di valorizzazione della persona attraverso l’arte.
La parola arte, nella sua radice ar, ha un’accezione concreta: significa fare, agire, produrre con armonia. Abbiamo unito queste due parole e abbiamo creato un’opportunità, gli artisti hanno fatto tutto il resto. Abbiamo realizzato una galleria dedicata ad artisti altrimenti “invisibili”, li abbiamo incontrati e grazie alla concreta disponibilità del Dipartimento di Salute Mentale di Bologna, oggi allargata anche ai Dipartimenti di Firenze, Perugia e Piacenza, abbiamo potuto conoscere le loro opere, le loro storie, apprezzarne il talento e la forza.
Il progetto Arte irregolare vuole essere uno stimolo per produrre un reale cambiamento nella vita della persona e più in generale un cambiamento culturale che riguarda tutti noi quando parliamo di salute e in particolare della salute mentale. Conosciamo il potere dell’arte, della bellezza e delle passioni, perché lo abbiamo vissuto anche personalmente, soprattutto nei momenti di difficoltà.
Oltre alla valorizzazione delle opere e degli artisti, la cosa che ci interessa è curare il processo creativo che muove tutto il progetto e farlo crescere: è per questo che abbiamo organizzato il primo Festival dell’Arte Irregolare, per contaminarci con altre esperienze e moltiplicare le opportunità. Oggi raccogliamo le testimonianze di artisti e di operatori che da tantissimi anni lavorano in questo campo. Il contributo di un esperto ci aiuterà a trovare parole comuni e saperne di più del complesso campo dell’Outsider art.
Arte Irregolare è un percorso che coinvolge persone e comunità nell’assunzione di responsabilità, un percorso di consapevolezza delle proprie risorse e dei propri limiti, di confronto con l’altro, con il possibile e con il desiderio, per abbattere o dipingere i muri fisici e mentali, i muri che abbiamo nella testa, direbbe Fossati.
Il progetto muove dal fare, comporta impegno pratico, capacità organizzativa e ricerca di soluzioni, confronto tra pensieri differenti. Le tante tappe di questo progetto sono occasioni in cui ogni artista e ogni operatore si è sentito coinvolto e ha dato il meglio di sé.
Il Festival è una bella occasione per condividere obiettivi comuni, per ampliare ad altre realtà l’opportunità di valorizzare opere e artisti attraverso la galleria dedicata, per mettere in connessione competenze ed esperienze, dare forza ai progetti già attivi nei diversi territori, avviarne dove non ci sono, trovare spazi culturali ed economici per garantire continuità e sviluppo, resistere alle crisi attraverso l’arte.

Cinzia Lenzi

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